mercoledì 6 marzo 2013

ADESSO DICIAMO BASTA!


Dal 2007 ad oggi il settore è stato sottoposto ad una radicale e profonda trasformazione normativa.
Rui, 7A, 7B, adeguatezza, privacy, obblighi di formazione, c.c. dedicato, codici deontologici, sicurezza, ecc. ecc. hanno scombussolato l'organizzazione amministrativa, gestionale e di controllo dell'impresa agenzia fino ad assorbire mediamente il 67% del tempo di lavoro.

Nell'ultimo anno, alla crisi economica galoppante e i cui effetti sono ancora lontani dal poter essere immaginati, gli Agenti di assicurazione hanno dovuto aggiungere il disagio conseguente alla devastante contrapposizione tra plurimandatari e monomandatari scatenata incredibilmente da chi è prescelto a tutelare l'unità degli Agenti, il sindacato di categoria.

Contestualmente 2 DDL hanno riversato sugli intermediari una valanga di normative che stanno rendendo la situazione insostenibile ed esplosiva, nella malaugurata ipotesi venissero realmente attuate.

L'obbligo dei 3 preventivi, la collaborazione tra tutti gli intermediari compreso banche, subagenti e broker, il contratto base, la piattaforma home insurance, la black box, la dematerializzazione del contrassegno, sono tutti aspetti che modificano in peggio l'offerta assicurativa, rendono nulle le procedure predisposte a tutela del cliente dal regolamento ISVAP del 2007, e danneggiano il consumatore su tutti i fronti.

Come si può parlare di liberalizzazione a vantaggio del consumatore se lo stesso deve districarsi tra le 80 pagine delle CGA della polizza RCAuto piene di sovrapposizioni di norme che limitano, escludono, franchigiano, surrogano, le garanzie prestate rendendo aleatorio e discrezionale la responsabilità nei confronti del proprietario anche quando non corrisponde al conducente?

E' il momento di dire BASTA a liberalizzazioni selvagge che lasciano ai mercati il compito di autoregolarsi. Anzi, è proprio l'eccesso di deregulation, la mancanza di regole e di etica nei mercati che ha scatenato la crisi economica degli ultimi anni ("Il buono dell'economia" L. Zingales).

BASTA al contratto base che danneggia gravemente consumatori, intermediari (Parere Avv. M.Hazan  ) e avvantaggia le reti distributive dirette le quali faranno carne da macello dei propri clienti.

BASTA a politiche di prezzo adatte ad un mercato di massa ma fallimentari e anacronistiche se contestualizzate alla massa di mercati nei quali ci troviamo ad operare.

BASTA a politiche che mettono a rischio il 30% dei mal contati 300.000 addetti che il comparto dell'intermediazione assicurativa coinvolge, di un settore che esercita un ruolo complementare e coessenziale per il welfare state nel paese.

Riportiamo al centro della scena gli interessi in gioco dei consumatori e degli operatori del settore assicurativo, attraverso una pianificazione seria che preveda la semplificazione normativa esistente, ridondante e indefinita, e regoli in modo chiaro i limiti di operatività delle garanzie prestate.

Maggiore chiarezza e innovazione di prodotto (All risk) potrebbe riqualificare tutto il settore assicurativo, ristabilendo ruoli e compiti attraverso la riallocazione delle risorse:

al legislatore  e alle compagnie, snellimento del quadro normativo e regolamentare, determinazione nella lotta alle frodi;

ai sistemi informatici e alle nuove tecnologie efficientamento della filiera e del servizio erogato;

al capitale umano la relazione con il cliente/consumatore sulla base della valutazione professionale dei rischi e delle scoperture che verranno individuate.


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